Una storia condivisa da ormai quattro anni quella tra il mondo Sanga e l’avvocato Maria Grazia Di Nella che con il suo Studio, lo Studio Legale Di Nella, è tra gli sponsor più affezionati al club Orange. Quattro anni nello sport rappresentano una porzione di tempo simbolica, un’Olimpiade avrebbero detto i greci, e quindi un momento ideale per fermarsi un attimo, voltarsi indietro per rivedere la strada percorsa insieme per poi proiettarsi verso il futuro.
Avvocato Di Nella, negli ultimi quattro anni il Sanga è passato da realtà consolidata della Serie A2 a club ambizioso capace di trasformare il sogno della promozione in massima serie in realtà. Vede un parallelo con lo sviluppo del suo studio?
Sì assolutamente, come il Sanga in questi anni ha fatto “bingo” centrando la meravigliosa e meritata promozione A1 anche lo Studio Legale ha fatto quel salto in avanti che volevamo. Un risultato che, proprio come quello ottenuto dalle Orange, si basa su tantissima passione e costanza, oltre alla volontà di mettersi sempre in gioco e cercando di migliorarsi. Siamo partite a piccoli passi, passando ad essere uno studio “boutique” fino ad arrivare ai risultati di oggi: una realtà di riferimento non solo su Milano ma per clienti e colleghi di tutta Italia. Inoltre, l’ultima volta che avevamo parlato eravamo alla vigilia di un’importante udienza in Cassazione, su un argomento per noi centrale come l’adozione e i rapporti con le famiglie di origine; bene, quel caso è poi passato alla Corte Costituzionale che proprio in questi giorni ha confermato quella che era la nostra visione sull’argomento ed è stata sicuramente una grandissima soddisfazione.
Il tutto partendo da una piccola realtà, un po’ come il Sanga è partito da un oratorio.
Durante la presentazione della squadra a Palazzo Marino ho proprio pensato a questa analogia con la storia del mio Studio. Ho iniziato con quello che definivo uno “Studio di quartiere” – che consisteva in una singola stanza in cui lavoravo da sola – e che, piano piano, senza mai fare il passo più lungo della gamba, abbiamo fatto crescere anno per anno, aggiungendo professionisti e ampliando la nostra capacity oltre alle nostre competenze.
Film e serie Tv fanno sembrare quello dell’avvocato il lavoro individualista per eccellenza, ma c’è spazio per il lavoro di squadra?
Non solo c’è, ma nel nostro caso è forse il principale punto di forza. Negli anni il team, sempre stato tutto al femminile, è cresciuto e nessuna di noi è mai andata via. Siamo un gruppo solido, fatto di donne, professioniste, cresciute insieme: questo ci permette di sostenerci e capirci al volo permettendoci di centrare i risultati a cui miriamo. Il tutto in un ambiente positivo e di grande condivisione.
Nello sport cambiano metodi di allenamento, stili di gioco e spesso la differenza la fa la capacità di adattarsi e cogliere le novità, vale lo stesso anche nel mondo legale?
Senza dubbio, viviamo in un’era in cui la comunicazione è fondamentale e un giusto utilizzo dei Social Network, ad esempio può aprire tante opportunità ad una realtà come la nostra. Abbiamo creduto molto in questi mezzi ed è stata una scommessa vinta; abbiamo avuto modo di farci conoscere ancora di più e sempre più spesso veniamo chiamate per fare da supervisori da altri avvocati e questo è un riconoscimento per noi molto importante.
In generale siamo molto attente alla formazione e siamo in continuo aggiornamento, senza mai accontentarci di cosa sappiamo. Proprio secondo questo principio crediamo molto nella sinergia con altri professionisti e per questo sono tra i soci fondatori di “Orange table”, un network di professionisti, non solo legali, qualificati in vari ambiti in grado di collaborare ed elaborare soluzioni efficienti.
Da amica e sponsor del Sanga, come ha vissuto la promozione in A1?
Si sentiva qualcosa nell’aria, si è capito subito che era “l’anno buono” e questa sensazione mi ha presto convinto che ce l’avremmo fatta e avremmo visto il Sanga conquistare l’A1. È stato bello vedere la squadra mantenere il proprio spirito nella stagione così come fatto negli anni precedenti che pure non sono stati facili, viste le difficoltà legate al Covid e quel che ne derivava.
Quali sono i tuoi obbiettivi nel breve e medio termine?
Come dicevo, veniamo da un periodo di grandi soddisfazioni, una a cui tengo molto è il fatto di essere stata chiamata per la seconda volta come docente in un Master organizzato dall’Università Bicocca e SOS Villaggio dei Bambini sulla figura del Child Safeguarding Officer. Un’esperienza che sono felice di ripetere quest’anno.
Inoltre lo scorso anno ho organizzato con il Dott. Spatola del centro Berne un corso chiamato: “SEPARARSI? istruzioni per l’uso!” un’intera giornata dedicata a chi sta pensando di separarsi e necessita di conoscere alcuni elementi giuridici e psicologici per orientarsi al meglio. È stata una giornata meravigliosa, con persone piene di curiosità e sensibilità, una giornata di grande scambio e di crescita personale reciproca. Mi piacerebbe ripetere esperienze del genere.
Infine un altro sogno che stiamo realizzando! Mercoledì 11 ottobre partiremo su Instagram con una rubrica chiamata “Spazio Gen Z” dedicato ai ragazzi dai 14 ai 25 anni che si trovano a dover affrontare la separazione dei genitori e ne sono spaventati. Attiveremo un box domande anonimo il mercoledì, così che i ragazzi possano farci tutte le domande che vogliono rimanendo in anonimato.
Inoltre dedicheremo un post alla Generazione Z che risponderà in modo completo alle domande più difficili che ci potranno i ragazzi.
Ogni mese, affronteremo diversi argomenti per aiutare i ragazzi a navigare meglio nell’adolescenza e nelle dinamiche familiari. Conoscere i propri diritti e capire cosa li aspetta può essere di grande aiuto!