Alla vigilia dell’inizio dei campionati giovanili del Sanga Gabriele Pirola, responsabile del settore giovanile orange, traccia un bilancio sui primi mesi di lavoro in palestra.
Finalmente si inizia. Domenica partono i campionati giovanili (un solo giorno dopo quello di serie A2 che vede le nostre impegnate a Udine), e l’annata si apre con uno scontro (o forse più un incontro) in famiglia, tra le u17 black (guidate da Franz Pinotti) e orange (con il sottoscritto come coach) iscritte al campionato ELITE. Sono passate poche settimane dall’inizio della stagione, ma è già tempo di un primo piccolo bilancio.
Tutti i gruppi di allenamento sono partiti tra fine agosto e inizio settembre e la “macchina organizzativa” ha ben retto ai cambiamenti portati con la nuova stagione. Le ragazze, che si allenano in gruppi spesso variabili, incontrano diversi allenatori nel corso della settimana, cercando di carpire da ognuno richieste, “segreti” e soluzioni, pur sempre all’interno di un sistema di gioco e formazione con principi semplici e chiari. Mantenere alta l’intensità, chiedere attenzione costante sia al dettaglio che al gioco nel suo complesso, provare risolvere problemi insieme (come gruppo) senza aspettare indicazioni se non ne arrivano, costruire un’identità di squadra attorno a degli obiettivi. Pur essendo richieste “alte” ho trovato sia nei coaches che nelle ragazze curiosità, disponibilità ed entusiasmo. Con questi ingredienti penso che potremo crescere molto nel corso del tempo. Nel corso delle settimane ci potrà essere ancora qualche piccolo assestamento del piano allenamenti, nell’intento di star dietro al cambiamento degli obiettivi e del tirar fuori il massimo dalle ragazze.
Tra amichevoli, tornei e inizio campionati ora si va in campo “per davvero”. Ci misureremo finalmente con gli obiettivi di gioco su cui ci stiamo formando. Domenica in particolare inizierà il campionato u17 elite. Un gruppo di circa 25 ragazze tra il 2006 e il 2008 che giocheranno con il meglio della pallacanestro femminile lombarda, provando ad esprimere i miglioramenti che abbiamo visto in queste settimane e mesi di preparazione. Non sarà semplice, ma come sempre le sfide vanno prese come occasioni per mettersi alla prova, crescere e sperimentarsi. Il risultato sarà sempre e solo una conseguenza con cui misurarci. Questo vale sempre per tutti, a qualunque età e livello.
IL PIACERE DEL GIOCO
L’importante è custodire il piacere e l’amore per il gioco e per il gruppo. Senza questi elementi non parliamo di nulla. Il gioco e il gruppo a volte risultano esperienze dure e impietose, altre facili e leggere. L’invito è a godere dei miglioramenti individuali e di squadra, provando a costruire con entusiasmo qualcosa che, vi assicuro, tutti si porteranno dentro per sempre.