Solo la burocrazia ferma la corsa della nostra under 14 che nonostante le sole due sconfitte nell’anno sportivo è stata estromessa dal torneo di fine stagione non per una sconfitta, non per la differenza canestri o un sorteggio, ma per un errore nella compilazione di una lista R.
Nella partita dell’11 dicembre tra Broni e San Gabriele (vinta sul campo dalle Orange con il punteggio di 34-51) era stata infatti inserita per errore sulla lista R, (compilata attraverso il portale Online della Federazione) l’atleta Clara Veronese nata nel 2007 al posto di Bianca Veronese, nata nel 2009 e quindi eleggibile per disputare la gara del campionato under 14. Ovviamente a scendere in campo, come sempre nel campionato under 14, è stata la nostra Bianca munita dell’abituale numero 38.
Una volta notato il mancato inserimento della nostra squadra nel tabellone dei playoff abbiamo finalmente notato l’errore – che sarebbe stato colto immediatamente se la gara fosse stata diretta da un arbitro Fip che avesse completato le procedure di “riconoscimento” delle atlete – e subito abbiamo inviato tutte le spiegazioni del caso allegando fotografie e documenti che dimostrano in maniera chiara che a giocare la gara sia stata l’atleta Bianca Veronese.
Uno sforzo vano visto che la Federazione ha poi confermato la sua decisione sottolineando che le procedure applicate (ovvero mera analisi delle liste, senza accettare altri tipi di testimonianze che accertano la partecipazione dell’atleta Bianca Veronese alla gara) siano corrette.
In poche parole la forma che batte la sostanza. Un incidente spiacevole che va a rovinare l’annata di un gruppo che ha partecipato con grande passione e che sul campo aveva meritato di continuare il proprio campionato. Siamo molto dispiaciuti per le ragazze della squadra e sappiamo che tutto nasce da una nostra disattenzione; siamo però ancora più rammaricati per l’impossibilità di correggere un errore meramente formale e per la rigidità nell’applicare procedure senza tenere in considerazione lo spirito delle regole che ne sono alla base.
Coach Pinotti commenta così la vicenda: “Sono perplesso dall’applicazione del regolamento senza l’uso del buonsenso. Non ci sarebbe stata nessuna presa di posizione contraria da parte di nessuno, data la singolare particolarità del contendere. Noi di fatto non abbiamo infranto nessuna regola e l’11 dicembre a Broni, ha giocato realmente una ragazzina del 2009 e non sua sorella che ha smesso di giocare da due anni (stesso cognome con scambio di nome in lista R). Ma il problema sta a monte: assurdo che la Fip permetta fuori quota punendo poi chi le usa con una regola “casereccia”. Se vogliono inseguire gli enti di promozione sportiva, per me scelta sbagliata, che facciano una regola seria: chi utilizza fuori quota perde sempre a tavolino, ma può giocare tutto il campionato fuori classifica. Nel nostro caso specifico avremmo perso una sola partita per un errore di trascrizione, ma avrebbero permesso a un gruppo straordinario tra le prime della Lombardia, di continuare a giocare dopo un anno intero di duro lavoro.”